Differenze locazione pura turistica o short less? Hai intenzione di affittare il tuo appartamento per l’estate o per un breve periodo di tempo (short less)? In un caso del genere, il contratto di locazione di tipo turistico sono la scelta migliore per te. Vediamo insieme il perché.
Da un po’ di tempo sono diventati piuttosto comuni i contratti di locazione pura turistica o short less, in quanto permettono ai locatori una maggiore libertà, e perché sono più economici. Le locazioni turistiche vengono definite dall’articolo 53 del Codice del Turismo come “gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati”. In tema di locazione, il Codice Civile regola tali contratti.
Differentemente degli ordinari contratti di locazione, quelli di tipo turistico prevedono la firma di entrambe le parti se la locazione pura abbia una durata superiore a un mese. Diversamente, la normativa non prevede versamenti di imposta di registro e nessun obbligo a carico del proprietario o del soggetto che affitta. Se la durata del contratto è superiore ai trenta giorni, il contratto deve essere redatto necessariamente. Negli ultimi anni, grazie alle agevolazioni dei contratti di locazione di tipo turistico sono aumentati notevolmente.
Quando parliamo di contratto di locazione di tipo turistico, ci riferiamo a una forma di contratto, prevista dal Legislatore agli articoli 1571 e s.s. del Codice Civile. Nel caso in cui questa tipologia di contratto di locazione non superi i 30 giorni, non è necessaria la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate. Non è prevista l’imposta di bollo e nemmeno l’imposta di registro.
Parliamo di contratto libero, poiché non vi sono imposte regole per il calcolo del canone previsto, che resta alla libera contrattazione tra il locatore e l’affittuario. L’unica condizione negativa riguarda il metodo di pagamento che, per un importo superiore ai mille euro, deve avvenire in maniera obbligatoria tramite mezzi di pagamento tracciabili, come carta di credito, assegno, bonifico bancario eccetera. La somma, inoltre, deve essere pagata alla fine del periodo contrattuale e, non si prevedono cauzioni o caparre.
La locazione turistica (short less o locazione pura) presenta delle DIFFERENZE da altre attività, come per esempio il bed and breakfast o la casa vacanze, perché è disponibile solo la locazione di una stanza o di un appartamento, senza servizi aggiuntivi, come cambio di biancheria, pulizia giornaliera, colazione, servizi di ristorazione ecc. Nel caso in cui si desidera offrire anche questi e altri servizi, l’attività non rientra più nel mondo delle locazioni, ma in quello di tipo alberghiero.
Una locazione pura presenta un vantaggio molto particolare, che consiste nel poter essere utilizzata anche a livello occasionale, se l’attività non è di tipo abituale, ovvero effettuata saltuariamente e per un breve periodo di tempo. Tra i vari aspetti della locazione turistica o short less, c’è anche quello relativo alla Normativa Regionale o Comunale in tema di locazioni turistiche.
Tutti i Comuni, soprattutto quelli più grandi, presentano un regolamento diverso. Per esempio alcuni Comuni richiedono l’iscrizione in un determinato registro di tutti i soggetti che effettuano le locazioni turistiche anche in forma occasione, oppure richiedono una tassa di soggiorno.
Cosa devono sapere i soggetti che si occupano degli adempimenti fiscali che riguardano coloro che effettuano short less o locazioni turistiche a livello non imprenditoriale? Dunque, per certificare il reddito ricevuto dalla locazione, bisogna riportarlo nella dichiarazione dei redditi conservando: il contratto di locazione a uso turistico, firmato sia dal locatore che dall’affittuario per esteso nell’ultima pagina e per sigla in tutte le pagine; si prevede anche una copia dei documenti di identità dei soggetti ospitati, per una possibile comunicazione in questura. Bisogna anche essere in possesso della ricevuta, che deve essere rilasciata durante il versamento del canone di locazione. Sulla ricevuta che verrà consegnata all’ospite deve essere applicata la marca da bollo da 2 euro, nel caso in cui il canone di locazione superi i 77,47 euro. Inoltre, gli importi superiori ai mille euro devono essere versati mediante mezza di pagamento tracciabili, escluso i contanti.
Le locazioni pure turistiche consentono al locatore di concedere in affitto una stanza dello stesso immobile oppure un appartamento agli ospiti che affitteranno per un breve periodo di tempo. In questo caso deve essere versato un canone il cui importo viene stabilito dalle due parti. In seguito il canone di locazione, deve essere soggetto a tassazione Irpef, mostrando la dichiarazione dei redditi.
Coloro che percepiscono un reddito da locazione, non sempre sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi. Il reddito percepito dalla locazione deve essere riportato nel rigo RL 10, invece le spese sostenute nel rigo RL 19. Nel caso in cui non è possibile presentare la tassazione Irpef, il locatore può mostrare la tassazione con cedolare secca, che viene applicata anche alle locazioni turistiche. L’opzione per l’attività della cedolare secca, deve essere effettuata nella dichiarazione de redditi.
Nel caso di locazione turistica, il solo adempimento legislativo che viene posto a carico del soggetto locatore, consiste nell’effettuare la comunicazione di pubblica sicurezza, al Comune di appartenenza. La comunicazione deve essere presentata entro due giorni dalla consegna dell’immobile, per via telematica, chiedendo le credenziali alla Questura, tramite compilazione di un modello apposito.
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